Acquarista subacqueo


Contesto professionale


Con la costruzione nei primi anni novanta del primo acquario pubblico in Italia con vasche oceaniche si inizia a definire una nuova figura professionale strettamente legata al mantenimento, movimentazione, studio e riproduzione di organismi acquatici animali e vegetali e alla loro gestione in ambiente controllato. Tale figura professionale viene definita genericamente Acquarista. 

L’Acquarista lavora all’interno o per acquari pubblici e privati e si occupa della gestione, del mantenimento di vertebrati e invertebrati acquatici, delle ricerche nel campo della biologia ed ecologia marina, pesca, riproduzione, fisiologia, etologia e patologia delle risorse acquatiche in ambiente controllato e in situ. L’immersione subacquea è una mansione fondamentale per questa professione. Le modalità di lavoro in immersione possono costituire una parte importante del lavoro e per lo più sono caratterizzate da spazi confinati e limitate profondità operative, ma alcune si svolgono anche in acqua libere. 

 

In Inghilterra già dal 1997 le operazioni di immersione routinaria negli acquari rientrano nella Scientific and Archeological Diving Project Code of Practice dove l’immersione scientifica include tutte le attività effettuate in immersione in supporto ad attività di ricerca scientifica, educativa e divulgativa. In Italia non esiste una normativa specifica che regolamenti questa attività. Ogni acquario e parco marino si è quindi dotato di un regolamento e protocollo interno che definisce e norma le attività subacquee.

L’immersione all’interno di vasche è caratterizzata da una serie di fattori unici e difficilmente riscontrabili nelle immersioni in acque libere. L’acquarista provvede al mantenimento dei parametri ottimali dell’ambiente per le specie ospitate, nutre gli animali e ne osserva e monitora tutti i comportamenti e le interazioni, gestisce gli impianti tecnici, effettua spostamenti, somministra trattamenti, monitora gli animali durante la quarantena, sviluppa tecniche di behavioural enrichment, interagisce con gli animali, raccoglie ed elabora dati, effettua campionamenti e catture sia in ambiente naturale che in vasca, partecipa a progetti di ricerca, ecc. Ognuna di queste mansioni può svolgersi completamente o in parte in immersione e prevede l’utilizzo di vari strumenti quali ad esempio: sifoni, barelle, reti, ventose, spazzole, bastoni, pinze, strumenti di misura, palloni da sollevamento, apparecchiature fotografiche e videocamere.

Acquaristi in immersione con animali di grandi dimensioni

Somministrazione di terapie e trattamenti


Percorsi formativi


Allo stato attuale non esistono in Italia scuole di formazione professionale o corsi universitari rivolti specificatamente alla professione dell’Acquarista. Il personale selezionato in base ai compiti e profili richiesti e che non abbia già maturato un’adeguata esperienza in un’altra struttura viene quindi formato direttamente all’interno dell’acquario o parco acquatico interessato. Il percorso formativo può iniziare con un internato ai fini di laurea ed essere seguito da tirocinio o iniziare direttamente con il tirocinio extracurricolare della durata di 6 mesi. Laureandi e tirocinanti provengono dalle facoltà di Biologia Marina, Scienze Naturali, Ambientali e simili. Il conseguimento della laurea, anche se titolo di grande rilevanza e pertinenza, può non essere ostativo per intraprendere questa professione. A seconda quindi del grado di formazione scolastica e dell’esperienza maturata nella carriera professionale vi sono diversi livelli di inquadramento con diverse funzioni e responsabilità definite secondo il tipo di contratto nazionale applicato. I livelli più alti sono ricoperti da personale laureato in Scienze Biologiche, Scienze Naturali, Scienze Ambientali o equipollenti, cui spetta tra gli altri, il compito di definire gli standard, le procedure lavorative e organizzative del personale in modo che tali direttive siano seguite e rispettate. Per l’attività subacquea è richiesto un adeguato brevetto di immersione e a seconda del livello di certificazione si possono svolgere compiti diversi. Tutti i subacquei sono sottoposti ad esami e controlli medici che ne verificano e attestano l’idoneità annualmente. Come per tutte le attività svolte dell’Acquarista, anche l’attività subacquea prevede una formazione pratica specifica all’interno della struttura legata alle varie tipologie di vasche, animali ed ambienti dove dovrà operare, e alle attività specifiche che si possono svolgere in acque libere. 

Il percorso di formazione può quindi prevedere periodi di apprendimento di varia durata e può essere svolto in strutture sia nazionali che estere ed è generalmente supportato da materiale didattico e/o manuali specifici contenenti le procedure aziendali.

Con la crescita del numero di acquari e parchi marini si rende sempre più necessaria la definizione e l’inquadramento di questa professionalità e il suo processo formativo tramite corsi professionali e di specializzazione a diversi livelli, che comprendano anche gli standard minimi di acquaticità e abilità subacquea e le procedure di sicurezza.

Sbocchi occupazionali


Lo sbocco occupazionale per questa professionalità così specializzata è strettamente legato a strutture quali acquari pubblici o privati, parchi marini o affini. Attualmente non vi è una forma contrattuale specifica perciò si ricorre generalmente all’applicazione di forme contrattuali nazionali quali il contratto del commercio, del terziario o del turismo che però difficilmente rispecchiano le esigenze di questo settore. L’attività subacquea è generalmente parte integrante di questa professionalità.


Articolo tratto da:

Castellano L. (2020) L'acquarista subacqueo. Identikit professionali degli Operatori Scientifici Subacquei. La collana del faro, Il Pianeta Azzurro, 2/2020: 4-5.


L'autore:

 

Laura Castellano

Biologa Marina. Curatrice Settore Mediterraneo, Rettili, Anfibi e Uccelli dell'Acquario di Genova. Subacquea dal 1989, opera nell’ambito acquariologico dal 1993 e collabora con diversi enti di ricerca nazionali ed internazionali per la ricerca e la conservazione degli organismi acquatici. Membro del comitato tecnico-scientifico di AIOSS.